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Rivendere I Regali Non Graditi: Una Scelta Sempre Più Diffusa E Condivisa Dalla Metà Degli Italiani

Press Release

Un’indagine condotta da Ipsos per eBay svela come si comportano gli italiani nei confronti della pratica del regifting, ovvero la rivendita dei regali

 

  • 1 italiano su 3 ha rivenduto almeno una volta un regalo non gradito
  • Il 37% ritiene il regifting un’azione pratica e il 36% un’attività sostenibile
  • Vestiti, scarpe, accessori insieme ad articoli per la casa e libri, fumetti e orologi, gioielli sono le categorie di regali più rivenduti

 Milano, 18 dicembre 2024 – Natale, tempo di regali, da fare, ricevere e perché no… rivendere. Il regifting, ovvero la pratica di rivendere i regali ricevuti, è una consuetudine sempre più diffusa negli ultimi anni.

Tra chi ha ricevuto un regalo non gradito lo scorso Natale, il 37% ha deciso di tenerlo e il 23% di regalarlo a qualcun altro. Aumenta però notevolmente la percentuale di chi ha deciso di rivenderlo (15%) rispetto a solo 5 anni fa (7% nel 2019), per un guadagno potenziale di circa €50.

Un certo “bon ton” impone di non rivendere i regali ricevuti anche se non graditi (per il 34%), sebbene questo aspetto abbia subito una forte diminuzione rispetto al 2019, quando ben il 42% dichiarava che “non fosse carino” rivendere i regali ricevuti a Natale. Resta stabile, invece, chi non lo fa per la paura di essere scoperto (16%).

Questa è una prima fotografia che emerge dalla ricerca commissionata a Ipsos da eBay, marketplace globale che connette le persone, acquirenti e venditori, e costruisce comunità per creare opportunità economiche per tutti, in più di 190 mercati di tutto il mondo.

 «Il regifting è un fenomeno che riscontriamo su eBay da molti anni. È diventata una pratica sempre più accettata e diffusa, soprattutto tra le generazioni più giovani perché incoraggia la circolarità e l’economia responsabile. La ricerca rivela un cambio di abitudini importante rispetto a cinque anni fa: gli italiani attribuiscono maggiore importanza al gesto di rivendere e acquistare oggetti e sono felici di sapere che, grazie al regifting, è possibile portare beneficio anche ad altre persone», afferma Barbara Bailini, Head of Categories eBay Italia.

 Cosa si fa con le sorprese poco gradite sotto l’albero?

Dalla ricerca emerge cheil 42% ha ricevuto almeno un dono non gradito il Natale scorso, ma ha deciso di tenerlo (37%) o di regalarlo a qualcun altro 23%. Il 19% afferma persino di mettere i regali indesiderati da parte, dimenticandosi di averli. Tra chi, invece, ha deciso di rivenderli (15%), più della metà (51%) ha messo da parte il guadagno ottenuto come risparmio o ha sostituito l’oggetto con qualcosa di più affine ai propri gusti (34%) o ha deciso di usare i soldi per sostenere le spese del periodo natalizio (27%), complice anche l’inflazione e il caro vita che incide per il 71% sulla scelta di spendere meno per l’acquisto dei regali di Natale.

Su eBay.it le categorie di prodotti più venduti durante le festività natalizie del 2023 sono state: orologi, smartphone, console, videogiochi, carte da gioco, libri, modellismo e fumetti. *

 Regifiting: una pratica sempre più diffusa e accettata…non solo a Natale

In un mercato in cui il C2C continua a crescere nel 2024 a doppia cifra, vendere un regalo non gradito è considerata una pratica sempre più diffusa e condivisa per più della metà degli italiani (56%).

In particolare, 1 italiano su 3 dichiara di averlo fatto almeno una volta (14%) o addirittura più di una (20%). Un’abitudine comune per entrambi i sessi, con età compresa tra i 25 ai 34 anni (23%), 35-44 anni (22%) e i giovani dai 18 ai 25 anni (18%), con un livello di istruzione elevato e occupati.

L’occasione principale in cui si afferma di aver ricevuto un regalo indesiderato è quelladel compleanno (58%), seguita dal Natale (48%).

Ma cosa spinge gli italiani a rivendere i doni ricevuti? Principalmente il fatto che i regali ricevuti non corrispondono ai propri gusti (37%), perché si possiede un articolo simile (29%) o non piace proprio e non si vuole tenerlo (28%).

Vestiti, scarpe, accessori (41%), articoli per la casa (32%), libri, fumetti (20%), e gioielli, orologi (20%) sono le categorie di oggetti più rivenduti e, in chiave prospettica, quelli che sarebbero rivenduti anche da chi non l’ha mai fatto.

Una scelta pratica e sostenibile

Oggi gli italiani sono più propensi al regifting anche per una maggiore accettazione sociale di questa pratica – in particolare con riferimento ai regali di Natale, nel 2019 il 42% degli intervistati non rivendeva per una questione di "bon ton", oggi questa percentuale scende al 34%. In generale, rende felici sapere che il regalo di Natale è stato venduto per fare beneficenza (per il 49%). Genera decisamente meno felicità scoprire che la rivendita è stata effettuata per comprare un regalo per altre persone, con un 36% che ne risulterebbe arrabbiato.

Il regifting è considerata un’attività pratica dal 37% degli italiani, perché garantisce che gli oggetti passino in altre mani invece di rimanere inutilizzati, mentre il 36% ritiene sia un gesto sostenibile, un modo per ridurre i rifiuti e una forma di riciclo. Tuttavia, il 34% pensa ancora che sia irrispettoso nei confronti di chi ha fatto il dono.

 I canali del regifting

 Marketplace e piattaforme online sono i canali preferiti per la rivendita dei regali non graditi per il 66% degli italiani, mentre il 65% è aperto all’acquisto di doni di seconda mano se l’oggetto è in buone condizioni (per il 31%), se si tratta di qualcosa di difficile da trovare (per il 18%) o perché lo ritiene una pratica sostenibile (17%).

 

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Informazioni sulla Ricerca:

L’indagine Ipsos per eBay “Gli Italiani e la rivendita dei regali non graditi” realizzata online su un campione rappresentativo per quote della popolazione italiana di 1800 persone di età compresa tra i 18-65 anni, nel periodo 29 ottobre- 4 novembre 2024

*Fonte: dati interni eBay